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Acqua microfiltrata ristoranti, bar, locali: può essere venduta?

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Chi è nel settore HoReCa, che sia un ristoratore, un gestore di un esercizio pubblico o proprietario di un hotel, sa bene qual è la bevanda più servita in ogni tipo di locale: l’acqua. Liscia, gasata, a temperatura ambiente o ben fresca, è proprio questo il liquido più consumato e più richiesto. In genere l’acqua che viene offerta al pubblico è sempre quella in bottiglia, ma se stai valutando l’ipotesi di servire acqua microfiltrata e desideri sapere se c’è la possibilità di venderla al posto di quella in bottiglia, la risposta è certo che sì!

Forse non tutti lo sanno, ma in molti Paesi europei questo avviene di già, anzi, a partire da quest’anno è diventato legge l’obbligo, per gestori di locali esercenti attività di somministrazione di alimenti e bevande, di servire ai propri clienti acqua del rubinetto! È uno dei modi in cui l’Europa cerca di perseguire l’obiettivo di ridurre sprechi e rifiuti entro tempi brevi. Ma vediamo cosa succede in Italia.

Acqua microfiltrata e mondo HoReCa: situazione normativa italiana

In Italia non vige (ancora) l’obbligo di offrire ai clienti acqua del rubinetto, ma la legge consente di farlo e di vendere l’acqua microfiltrata proprio come si vende quella in bottiglia. Lo stabilisce il Decreto Legislativo 31/2001 - che di recente è stato sostituto e quindi abrogato dal nuovo Decreto Lgs 18/2023 - che disciplina la qualità delle acque destinate al consumo umano, ossia "tutte le acque trattate o non trattate, destinate a uso
potabile, per la preparazione di cibi, bevande o per altri usi domestici, in locali sia pubblici che privati, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di distribuzione, mediante cisterne o in bottiglie o contenitori".

Vi è poi un altro  Decreto Legislativo, il 181/2003, che al comma 5 riporta: “Le acque idonee al consumo umano non preconfezionate, somministrate nelle collettività e in altri esercizi pubblici, devono riportare, ove trattate, la specifica denominazione di vendita ‘acqua potabile trattata o acqua potabile trattata e gassata’ se è stata addizionata di anidride carbonica.”

Offrire acqua microfiltrata significa mettere a disposizione dei clienti acqua già potabile (come del resto quasi la totalità delle acque del rubinetto in Italia) ma che viene migliorata, affinata e successivamente anche refrigerata. A valorizzarla è un sistema di filtrazione che ne modifica le caratteristiche organolettiche, trattenendo microparticelle in sospensione ed eliminando odori e sapori sgradevoli (ad esempio quello del cloro), oltre a ridurre eventuali alcuni composti organici tossici, quali pesticidi. etc. In poche parole, l’acqua diventa più buona, gradevole all’odore e al palato, più "pura", oltre che refrigerata e gasata.

Erogatori per uso professionale

Quando si parla di acqua microfiltrata nello specifico ambito del mondo HoReCa, occorre prendere in considerazione soluzione apposite, ossia impianti professionali realizzati per soddisfare le esigenze di questo settore. Parliamo infatti, in questo caso, di grandi quantità di acqua richiesta, ossia di un erogatore in grado di garantire la massima capacità produttiva e di soddisfare ogni richiesta, anche quella più esigente. Al tempo stesso deve essere pratico, realizzato con materiali di qualità, richiedere una manutenzione semplice e offrire la massima igiene. Deve inoltre poter erogare acqua per tutti i gusti: refrigerata, liscia, gasata o leggermente gasata per soddisfare i gusti di tutti i clienti.

Scopri qui alcune soluzioni della linea professionale che potrebbero fare al caso tuo.

Dai una svolta green al tuo locale!

Una delle frasi meno utili che si possa sentire è “si è sempre fatto così”. È vero, nei ristoranti, nei bar, si è sempre offerta e venduta acqua in bottiglia, ma i tempi si evolvono, le tecnologie si fanno sempre più innovative e soluzioni che andavano bene nel passato possono rivelarsi oggi non adeguate o non del tutto vantaggiose. Passare all’acqua a km 0, per un gestore di attività di somministrazione oggi non è solo possibile, ma soprattutto vantaggioso, sotto molti punti di vista:

  • Risparmio economico

L’acqua della rete idrica ha un costo decisamente più basso di quella in bottiglia, per cui oltre a risparmiare ogni mese sulla spesa per l’acqua rientrerai dell’investimento per l’erogatore in tempi brevi.

  • Più spazio nel tuo locale

Non dovrai più adibire alcuna zona allo stoccaggio dell’acqua, e nemmeno riempire i frigoriferi per offrire acqua fresca ai clienti: ti basterà aprire il rubinetto e avere tutta l’acqua di cui hai bisogno. E magari puoi sfruttare lo spazio che si libera per aggiungere un tavolo, un complemento d’arredo, una lampada o allargare il banco o la cucina.

  • Offri acqua buona e sicura

I tuoi clienti apprezzeranno di poter avere un’acqua qualitativamente migliore, sicura e con il plus di essere sempre "fresca", spillata al momento.

  • Scelta sostenibile

Ovviamente i benefici economici sono un aspetto fondamentale per un’attività, ma quando il risparmio è in perfetta sinergia con il rispetto per l’ambiente è  il massimo. Scegliendo di passare all’erogatore d’acqua contribuirai notevolmente a ridurre l’inquinamento da plastica derivato dal consumo di bottiglie e bottigliette usa e getta.

  • Immagine del locale potenziata

Le scelte sostenibili oggi premiano sempre e i cliente percepiranno positivamente l’immagine del tuo locale. E se hai un ristorante, pensa a quanto potrai migliorare il design del tuo locale portando in tavola contenitori per l’acqua personalizzati al posto delle vecchie bottiglie: caraffe raffinate e trasparenti oppure coloratissime e dalle forme bizzarre. Devi solo decidere come rinnovare il servizio nel tuo locale!

 

Insomma, i benefici sono davvero tanti, ma ricorda: rivolgiti sempre a un’azienda fornitrice seria e competente. Soprattutto in questo settore, è essenziale affidarsi a professionisti che possano garantirti un prodotto ed un servizio valido, efficiente, sicuro e che dimostrino di avere certificazioni quali la ISO 9001 (sistema di gestione qualità inerente la produzione) e la ISO 22000 (sistema di gestione per la sicurezza alimentare).

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