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Depuratori a osmosi inversa: quando conviene installarli

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Sei stanco di spendere soldi per pesanti casse d’acqua, vuoi smettere di contribuire alla produzione di rifiuti di plastica e desideri acqua buona e sicura sempre a disposizione: in altre parole, hai deciso di installare un depuratore d’acqua. Oltretutto hai anche la possibilità di usufruire del Bonus acqua potabile, valido per tutto il 2023, quindi perché aspettare ancora?

Se però l’installazione di un erogatore è molto semplice, saper scegliere la tipologia di filtrazione acqua più adatta, soprattutto per un non addetto ai lavori, non è così scontato. Le proposte relative agli impianti per il trattamento acqua offerte dal mercato sono infatti molteplici, e pur avendo sentito parlare spesso di depuratori a osmosi inversa, vuoi essere sicuro che possa fare al caso tuo? Ti spiego quando conviene installarli.

I depuratori d’acqua sono dispositivi in grado di affinare l’acqua in diversi modi a seconda degli stadi di filtrazione: ne migliorano le caratteristiche organolettiche (odore e sapore), rimuovono particelle in sospensione o sostanze inquinanti, talvolta anche a livello microbiologico, insomma, la rendono più buona.

Le tipologie di filtrazione più comuni sono tre: microfiltrazione, ultrafiltrazione e osmosi inversa.

Depuratore osmosi inversa: come funziona

Il trattamento a osmosi si basa sul processo chimico-fisico di permeazione dell’acqua attraverso una membrana semipermeabile che permette di produrre acqua a bassa salinità e di rimuovere fino al 95-99% di tutti gli eventuali contaminanti presenti nell’acqua (quali ad esempio nitrati, pesticidi, solventi clorurati e metalli pesanti). Oltre ai contaminanti eventualmente presenti nell’acqua, l’osmosi inversa la rende quindi anche a basso residuo fisso.

Il risultato di questa tipologia di filtrazione è perciò un’acqua priva di sostanze disciolte, compresi però anche sali minerali, che invece nelle giuste quantità sono elementi certo preziosi per la nostra salute.

 

Cos’è il residuo fisso?

Il residuo fisso indica la quantità di sali minerali contenuta in un litro d’acqua. Come già detto, i sali minerali non sono pericolosi per il nostro organismo, anzi, contengono nutrienti importanti, quali ad esempio potassio, magnesio e calcio.

Tuttavia, se preferite un'acqua leggera è comprensibile che preferiate un'acqua a basso residuo fisso, come anche se soffrite di calcoli renali, visto che questa stimola la diuresi e contribuisce ad espellere calcoli e renella.

Ecco perché se l’acqua del tuo rubinetto registra un residuo fisso elevato, un depuratore a osmosi inversa si potrebbe rivelare utile.

Ti conviene un depuratore a osmosi inversa quando…

Sovente la scelta di un depuratore a osmosi inversa potrebbe risultare ingiustificata e il trattamento eccessivo. Per questo è molto importante sapere quando è conveniente installare questo genere di filtrazione e quando invece è sufficiente un sistema di microfiltrazione o di ultrafiltrazione.

L' osmosi inversa è il trattamento opportuno in questi casi:

  • Desalinizzare l’acqua marinaIn ambito industriale, quando c’è la necessità di desalinizzare l’acqua marina.
  • Acqua di pozzoNel caso in cui non si possa usufruire dell’acqua dell’acquedotto, ma solo di quella di pozzo, poiché l’abitazione non è collegata direttamente alla rete pubblica.
  • Quando non sei assolutamente soddisfatto dell’acqua del tuo rubinettoQualora l’acqua del tuo rubinetto, pur potabile, presenti caratteristiche non eccellenti, presenti un residuo fisso eccessivamente elevato o parametri chimici decisamente prossimi ai limiti di legge e desideri migliorarla drasticamente, allora l’osmosi inversa sarà una scelta vantaggiosa.
  • Presenza di particolari patologie
    La riduzione drastica del residuo fisso va presa in considerazione se uno o più componenti della famiglia hanno necessità di un'acqua particolare per la presenza di patologie. In questo caso solitamente sono i medici stessi a consigliare l'utilizzo di una tipologia d'acqua a basso residuo fisso.

Al di fuori dei casi elencati, la scelta di questa tipologia di trattamento può comunque essere presa in considerazione, ma certo non necessaria. Nella maggior parte dei casi infatti un sistema di microfiltrazione o di ultrafiltrazione si rivelerà sufficiente a migliorare le qualità organolettiche dell’acqua del tuo rubinetto.

Le acque non sono tutte uguali, e in base alla tipologia di problema che vuoi affrontare e alle caratteristiche dell’acqua che esce dal tuo rubinetto va quindi individuato il sistema che meglio possa rispondere alle tue esigenze.

Ricorda poi che i benefici apportati da un sistema di depurazione non si limitano a quello, di per sé enorme, di avere acqua pura e buona sempre a disposizione in qualunque momento della giornata, sia per bere che per cucinare.

Un erogatore d’acqua è la scelta migliore che puoi fare anche per un indiscusso vantaggio economico (azzererai la spesa mensile per l’acqua in bottiglia) e per contribuire alla riduzione dell’inquinamento dell’ambiente. E tu, hai già scelto il depuratore più adatto per l’acqua che desideri?

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